St. John Altarpiece-- Notizie della Normandia,Raccolta –di-margherita, Margarita García Alonso, Traduzione e selezione Diego Dal Medico

Hans Memling. St. John Altarpiece (detail), 1478.


Notizie della Normandia

I 

Il vino scorre

tra gli uomini
che tolgono le interiora
ai pesci.

Le viscere sopra il tavolo
attraggono i falchi
che planano sul porto.

Spazzini del mare,
le ali distese
gocciolano la triste pioggia
come se fosse
vino bianco,

di un bianco dorato.

Gli uomini hanno appuntamento
nella prodigiosa porcilaia
dove la fame
ha scelto l’habitat.
  

II

Bruti sopra il grano

al galoppo nella città gialla
confinante con la grazia.

La spuma sale
dalle ovaie alla bocca
s’appiccica alla cornice della porta
fende con l’ascia
il basso ventre.

Con un colpo al collo
abbattono il puledro,
dal suo corpo fluisce miele

ma diverrà filetto,
un’offesa inutile
sopra la tavola.

III

In questo porto

di pescatori tristi
il mare è una pozza
millimetrata dai radar

odor di sardina
quando la barca ormeggia,

apro la bocca
entrano le mosche,
divido il lombrico in due
e mi tranquillizzo
sul filo del coltello.


IV  

Il vigneto ferito

in particelle simmetriche
esuma succo
rosso e brume

bianchissime
come capelli d’anziano
che riacquistano purezza,
l’insetto minaccia
la membrana deformata
che impone maturazione
all’uva nera.

Nella stretta,
l’uva vendicativa      
ubriaca il torchio.

L’aquila di mare
annusa gli scarti:

niente è di qui,
dove calpestano la fragola

e il nativo si sconforta,
striscia fino al pesce
nel viavai che sale,
scende la marea,
santifica la bottiglia.

V


Mordo un boccone untuoso
il quinto o sesto di seguito,

dalla taverna contemplo
uomini e donne
che richiedono documenti
a mascelle strette

avvolti nel sale che infastidisce
l’educazione dello statista.

Sono illegali
nella bottega acqua,
acqua che affonda il battello e
affoga i polmoni.

Gli uccelli sopra il pesce
il fegato di un marrone sanguinolento
suda la triste resina
di quel che fu oceano

oceano sopra la convinzione
che il futuro sia miracoloso
e il passato un gesto grottesco.

Bevo,
ho bevuto sangue di pesce
senza poter iniettarmi
una dose d’amore

se mi stringono il dito
addento l’occhio del pesce

mi hanno rubato
l’ultima pepita

m’ero illusa
di sentirla tra i denti.



VI

Non ho toccato
il filetto di puledro
e canto a cappella

potrebbe piovere,

attraverso la suola
della scarpa rotta
entra fango
che non è
della mia terra

e seccandosi
alla caviglia
m’imprigiona

bevo dalla caraffa

la pozione di quel tempo
in cui mi mozzarono le orecchie
e mi martellarono la lingua.


Raccolta –di-margherita 

Margarita García Alonso


Traduzione e selezione
Diego Dal Medico




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